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il filtro nd

Introduzione

 

Il filtro ND (neutral density) o neutro, è un filtro che non ha alcuna proprietà particolare se non quella di limitare la luce in ingresso senza alterare i colori della foto. E’ l’unico filtro che si sceglie solo in base alla quantità di luce che blocca in termini di esposizione. Meno luce questi filtri fanno entrare e più sono costosi. La domanda sorge spontanea: perché se spendo un mucchio di soldi per avere un obiettivo luminoso ne devo poi spendere degli altri per limitare proprio la sua luminosità?

In molti vi risponderanno che il filtro ND serve a proteggere la lente frontale dell’obiettivo dagli urti e dalla polvere. Sbagliato. O meglio, c’è chi lo usa in questo modo, ma è un uso improprio soprattutto per le proprie finanze e per la riuscita della foto. A questo scopo basta usare un paraluce che oltre a proteggere dai riflessi laterali aiuta a non danneggiare la lente. Il vero utilizzo del filtro neutro lo vedremo tra poco.

Filtro ND
Filtro ND
Filtro ND

01 Tre filtri ND di diversa densità. Da sinistra a destra limitano maggiormente la luce in ingresso e costano di più.

Utilizzo

 

Il filtro ND risulta particolarmente utile di giorno quando la luce è molto intensa. Immaginiamo di essere di fronte ad un soggetto immobile come un monumento in estate in presenza di molta luce.

Se volessimo scattare una bella foto, avremmo il problema di immortalare non solo il monumento, ma anche una folla di turisti disordinata che cammina davanti al soggetto. L’idea è quella di far sparire la folla in movimento. Allungando di molto il tempo di esposizione, il soggetto immobile resta tale mentre le persone che camminano risultano mosse e tendono a scomparire. Se la luce è molta, chiudere il diaframma non basterebbe ad allungare il tempo di esposizione in modo che le persone in movimento non impressionino il sensore. Ecco che ci viene in soccorso il filtro ND. Bloccando la luce in ingresso, potremmo aumentare i tempi di esposizione in modo più marcato.

Ovviamente è più facile cancellare automobili in movimento che turisti che spesso si soffermano in un luogo per secondi se non minuti. Però in certe situazioni questo filtro risolve il problema a patto di avere con se un comodo cavalletto per la lunga posa.

 

Tipologie

 

Di filtri ND ne esistono sostanzialmente di due tipi. Il primo è quello che ha densità fissa mentre il secondo ha densità variabile.

Il filtro ND classico ha una densità fissa e quindi va acquistato in base al suo indice di densità D.

Il filtro ND variabile invece è costituito da due polarizzatori montati l’uno sull’altro e girando un’apposita ghiera è possibile aumentarne la densità. Questo secondo tipo costa di più ed ha un’apparente maggior versatilità perché permette di schiarire o scurire a volontà, ma ha alcuni problemi sostanziali. Il primo è che non è possibile utilizzarlo al massimo delle sue potenzialità perché danneggia molto la foto con evidenti chiazze di colore quando si estremizza la densità. Il secondo è che costa molto. Per quello che mi riguarda, i filtri ND variabili, non sono nemmeno da prendere in considerazione quando si vuole ottenere un buon risultato (è una mia opinione) ma è utile sapere comunque che esistono ed a grandi linee come funzionano.

 

Trasmittanza e Densità

 

Ora passiamo alla sezione un po’ più tecnica del capitolo per approfondire le formule che portano alla densità e che quindi saranno utili per la scelta in fase di acquisto.

Dobbiamo pensare che la luce in ingresso nell’obiettivo (in questo caso con il filtro), sia il 100%. Qualunque cosa io ponga tra la luce ed il sensore, ne assorbe una certa quantità. Succede anche con gli obiettivi più luminosi. Nessuna lente può trasmettere il 100% della luce. La trasmittanza è la quantità di luce che viene trasmessa e non assorbita dal mezzo (in questo caso l’obiettivo).

Se la luce arrivasse direttamente sul sensore, avremmo una trasmittanza del 100% pari all’intero, 1. Ponendo fra il sensore e la luce in arrivo, un filtro, la trasmittanza si riduce in base a quanta luce è in grado di assorbire il filtro. Se la luce che viene trasmessa è soltanto 1/2 del totale, ossia 0,5, la metà, la luminosità si è ridotta di uno stop. Come si determina la densità ottica di un filtro? Trasmittanza e densità ottica sono legati da una semplice formula: D=log10 1/T . Con questa formula si ricava che se la trasmittanza corrisponde al 50%, la densità è pari a 0,3 (D=log10 1/0,5) e la luminosità si è ridotta di uno stop.

Ora per determinare quanta luce assorbe un filtro ND, si può vedere il valore di D sulla confezione, al cui crescere diminuisce la luce trasmessa, oppure il numero che corrisponde alla frazione di luce trasmessa.

Osservando la tabella 02, si vedono, al diminuire della frazione di luce trasmessa, i corrispondenti valori di densità, di stop di luminosità e di ND (che indica appunto la frazione di luce trasmessa).

Tabella filtri ND

02 In questa figura possiamo vedere come, all’aumentare della densità del filtro, la percentuale o frazione di luce trasmessa e la trasmittanza diminuiscano ed anche quanti stop di esposizione si perdono.

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